IL MIO PORTOGALLO
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dove dormire  -  ALENTEJO  -    SL HOTEL - SANTA LUZIA 

 FOTOGRAFIE GENTILMENTE CEDUTEMI DAI PROPRIETARI 

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IN BREVE:
Tipologia :   25 Camere, di cui 5 "superiori"
Piscina :   Si, all' aperto 
Pasti :   Colazione compresa nel prezzo, servono pranzo e cena nel Ristorante 

Prezzi (in Euro) :   MEDIO-BASSI : tra 73 e 123

A DUE PASSI DAL CENTRO STORICO DI ELVAS, LA PRIMA POUSADA DEL PORTOGALLO SI É RECENTEMENTE CONVERTITA IN UN ELEGANTE ALBERGO, CHE HA SAPUTO CONSERVARE IL FASCINO DI ALTRI TEMPI, MA ADATTANDOSI ALLE ESIGENZE DEI NOSTRI GIORNI, IN UN AMBIENTE DOVE SI RESPIRANO COMPETENZA ED OSPITALITÁ…


Quando, agli inizi del 2014, visitai per la prima volta il Forte da Graça ad Elvas, al sentimento di meraviglia per l’eccezionalità dell’architettura militare si unì un sentimento di rabbia e di incredulità per lo stato di totale abbandono in cui si trovava il tutto.

Quando sono tornato a visitare Elvas per conoscere da vicino questo Hotel, ho intravisto da lontano il profilo militare del Forte: forse per timore che la delusione si ripetesse non l’ho visitato, ma fortunatamente mi è poi stato detto che stanno ultimando i lavori di restauro, e che dovrebbe aprire prima dell’estate del 2015.

Vi assicuro che è un gioiello quasi unico al mondo a livello di architettura e d ingegneria militare, e sarà sicuramente un ottimo ed ulteriore motivo per visitare questa bella città quasi di confine, con davvero molto da offrire, cominciando proprio dall’Hotel Santa Luzia appunto, che ho visitato in una giornata di sole, anche se un po’ fredda, e che mi ha francamente convinto.

Guidato nella mia visita dal giovane João Simões, del Marketing e dalla Sig.ra Maria do Céu Simões, della Direzione (nessuna parentela nonostante lo stesso cognome), devo dire che, assieme alla cordialità ed alla disponibilità con cui sono stato ricevuto, mi ha colpito anche la sincerità dell’entusiasmo con cui mi è stata spiegata questa nuova vita dell’antica Pousada, e con cui mi è stata raccontata la storia di questo edifício.

Inaugurata nel 1942, questa è stata la prima Pousada del Portogallo, inaugurando quella che sarebbe diventata la catena alberghiera di prestigio più rinomata del territorio lusitano.

Costruita su progetto dell’Architetto Miguel  Jacobetty Rosa (che in quegli anni progettò anche lo Stadio Nazionale di Jamor, dove ogni anno si disputa la finale della Coppa del Portogallo), la Pousada iniziale era allora ben più piccola dell’edificio attuale, potendo offrire ai visitatori appena 6 camere, ubicate tutte al 1º piano.

Più tardi ed in differenti fasi l’edificio è stato sottoposto a modifiche  ed ha sucessivamente aumentato il numero delle sue camere, fino alle 25 attuali.

Gestita per molti anni come Pousada de Portugal dal Gruppo Pestana, è stata recentemente acquistata e trasformata nell’Hotel  SL Santa Luzia dalla famiglia Simões: le persone che mi hanno ricevuto mi hanno parlato dell’edificio e della sua storia con un indiscutibile e sincero entusiasmo, dimostrando un coinvolgimento emotivo nelle vicende della Pousada, di cui i proprietari hanno fortemente voluto, riuscendoci in pieno, a valorizzaregli elementi originali ancora riconoscibili.

E’ per questo che, nonostante i recenti lavori di ristrutturazione e di miglioramento che sono stati fatti prima dell’apertura,  il 10 giugno del 2013, è facile ritrovare un po’ dell’atmosfera degli anni passati, di cui sono stati appunto conservati alcuni materiali ed elementi di arredo, tra i più belli e significativi.

Ecco quindi lo stile elegante ed atemporale della zona del bar, gli azulejos originali che sono stati giustamente conservati in alcune delle pareti dei bagni, per il resto totalmente ristrutturati, alcuni dei mobili degli spazi comuni e delle camere recuperati e riproposti, in un tentativo chiaramente riuscito di valorizzare ciò che doveva essere valorizzato e che faceva parte della storia e della memoria di questa ex-pousada.

Così come non poteva non essere recuperato e valorizzato il famosíssimo bacalhau dourado, piatto di baccalà nato proprio nella cucina della Pousada, dalle mani e dalla creatività di una cuoca alentejana, che senza rendersene conto creò un emblema della gastronomia di Elvas, ancor oggi motivo di appositi viaggi di portoghesi e stranieri (in primis, gli spagnoli, vicini di casa e da sempre matti per i piatti di baccalà portoghesi…).

Il Ristorante è uno spazio importante nell' Hotel, e la maggior parte degli ospiti fa la giusta scelta di cenarvi, approfittando quindi dell’occasione per conoscere da vicino alcuni dei migliori piatti della ricca e famosa gastronomia alentejana.

Le camere sono 25, di cui 5 sono “superiori”, ossia con più spazio e con alcuni servizi esclusivi (macchina da caffè, accappatoio, pantofole, etc…), ma sono comunque tutte spaziose ed accoglienti, in un giusto compromesso tra tradizione e modernità, perfette per chi non vuole dormire in ambienti asettici o che non abbiano legami con la Regione dove si trovano.

I prezzi sono sicuramente interessanti, e per chi vuole conoscere la città e questa zona dell’Alentejo, questo Hotel resta una delle migliori opzioni possibili.

E poi c’é Elvas, riconosciuta come patrimonio mondiale dell’Unesco grazie alle sue eccezionali fortificazioni (il Forte della Graça, il Forte di Santa Luzia e la stessa cinta muraria della città), ma che offre anche l’incredibile vista del suo acquedotto, costruito a cavallo del 1600 e tra le altre cose anche un interessante e dinamico Centro Culturale, che offre una Collezione permanente di qualità e mostre temporanee che collocano la città nelle rotte culturali della Penisola iberica.

Per saperne comunque di più e per prenotare, vi invito a consultare il sito ufficiale, su  http://www.slhotel-elvas.pt  dove potrete ottenere un'informazione piú completa 

Buon soggiorno e buon divertimento! 

 E ORA LE MIE FOTOGRAFIE :





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