Itinerari - PORTO/PORTO -
TRÁS OS MONTES ed il PARCO di MONTESINHOS
La regione di Trás os Montes é una regione montagnosa com una sua bellezza tutta particolare, con paesaggi agresti e selvaggi, con la sua gente (sempre meno numerosa, non é facile per un giovane restare a vivere da queste parti) resistente ed orgogliosa, tra altopiani e rilievi montagnosi, villaggi tipici persi nel tempo, granito e ardesia che diventano case, tra le quali ogni tanto si aggira il famoso e protetto lobo iberico, la specie del lupo che ancora popola la penisola iberica.
Possiamo cominciare questo itinerário dalla cittá capitale della regione di Trás-os-Montes, ossia Bragança, cittá con circa 25.000 abitanti. Tra i monumenti piú significativi vi segnalo senza dubbio la Cattedrale (Sé), del Sec. XVI e la zona fortificata della Cittadella, con il suo sistema di cinta muraria ed il suo castello, tra i meglio conservati del Portogallo, e dove potrete ammirare l'insieme della Chiesa di S. Maria con la Domus Municipalis, davvero suggestivo, ma direi che il centro storico giustifica comunque una bella passeggiata tra le strade di questa bella cittá del nordest portoghese. Da Bragança l’itinerario che vi consiglio é una visita al Parco Naturale di Montesinho, creato nel 1979, com una superfície di circa 75000 ettari: si trata di una bellissima zona che ha nella sua posizione geográfica periferica e nei difficili accessi sia la causa dei suoi problemi economici che la ragione per essersi conservata nel suo aspetto piú originario, dando al visitatore la sensazione di essersi quasi perso nel tempo. I paesaggi sono selvaggi ed agresti allo stesso tempo, in un território ricco di habitat diversi e con una concentrazione significativa di molte specie vegetali ed animali; questa é una terra dura e difficile, con inverni molto rigidi ed estati con un caldo spesso difficile da sopportare, ma vi assicuro che si tratta di una regione che vale davvero la pena visitare. Le case dei villaggi sono spesso praticamente scolpite nella pietra di questa regione, ricavate dai grandi blocchi di granito e di ardesia che caratterizzano questa zona montagnosa, dove anticamente il contrabbando con la vicina Spagna era spesso il principale lavoro di intere famiglie. Le pareti in blocchi/scaglie di ardesia sono un’altra caratteristica típica di questa zona, dove tutto é caparbiamente ottenuto da ció che il território mette a disposizione, in una lotta quotidiana per la sopravvivenza. Queste condizioni particolari di isolamento e di clima difficile hanno obbligato e permesso allo stesso tempo che certi villaggi sviluppassero un tipo di vita “comunitária”, dove gli scambi e la collaborazione tra le famiglie locali erano peculiari e non regolati dalle “leggi del mercato”, ed é tuttora possibile ritrovare questo ancestrale modo di vita in alcuni dei villaggi piú sperduti. Cosí come quello naturale, anche il património gastronomico di questa regione deve essere conosciuto ed apprezzato, e tra le molte feste regional i ce ne sono alcune dove i piatti regionali sono i veri protagonisti, mentre tra le feste piú tipiche ve ne segnalo una che é davvero molto bella, e che si svolge nei giorni di carnevale: in un período dove le feste si moltiplicano per tutto il Portogallo, tra carri allegorici e samba importato dal Brasile, in un’atmosfera di divertimento sincero ma che raramente é accompagnato da un’estetica minimamente accettabile, in alcuni villaggi trasmontani (Podence e Ousilhão sono i piú famosi) i giovani locali si vestono com bellissimi abiti regionali (chiamati caretos), usati solo in questa época o nel período natalizio, ed il loro obiettivo é quello di “molestare” le ragazze e le donne presenti alla festa, come se rappresentassero il diavolo, o le tentazioni. I vestiti sono molto colorati e particolari, quest’usanza é strana, particolare e molto antica, e secondo me é la piú bella festa di carnevale a cui potrete assistere in Portogallo. Ritornando ai villaggi di questa zona, molti sono lungo la linea di frontiera, e tra tutti uno merita un’attenzione particolare: si tratta del villaggio di Rio-de-Onor, letteralmente sulla frontiera, tanto che una parte del villaggio é spagnola e un’altra é portoghese. Atraversato dal piccolo fiume Onor, da cui prende il nome, questo villaggio é riconosciuto come "aldeia comunitária" ed ha un’ altra particolaritá storica molto interessante: gli abitanti di questo paesino erano soliti utilizzare dei bastoni, chiamati talas nella língua locale, dove i tagli che vi facevano usando i loro coltelli rappresentavano il fiume (era l’incisione piú profonda, che divideva la tala in due parti, ognuna rappresentante una delle due sponde del fiume) e le proprie case, una specie di mappa sui generis che serviva poi per registrare pagamenti e tasse, con un’incisione piú sottile, in diagonale, sopra al taglio che rappresentava la casa. Potrete vedere e capire meglio di cosa sto parlando in una delle sezioni del bel Museo nazionale di Etnologia, a Lisbona, non lontano dal Monastero dei Jeronimos. Potrete terminare il vostro itinerario nel Parco di Montesinho visitando il paese di Montesinho, da cui prende il nome il Parco, provare il suo famoso miele, ed anche il villaggio di Casares, nella zona di Vinhais, localitá famosa per il suo insaccato chiamato fumeiro, celebrato annualmente in una sagra tematica molto visitata, ed infine il paesino di Outeiro, anch'esso abbastanza interessante, soprattutto per il suo castello e la sua cattedrale, che sará in breve classificata come basilica. |